MOBILITY MANAGER: CHI E' E COSA DEVE FARE

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Il decreto di maggio 2021 ha reso obbligatoria tale figura per le aziende con più di 100 dipendenti

Il 10 maggio 2021 è stato firmato il decreto sull’istituzione del Mobility Manager nelle imprese e nelle istituzioni con oltre 100 dipendenti localizzati in comuni, capoluoghi di provincia e regione e città metropolitane con popolazione superiore a 50 mila abitanti.

Le imprese e le P.A. che non rientrano in questi requisiti possono lo stesso nominare un mobility manager, in via facoltativa, al fine di predisporre un piano di spostamenti finalizzato alla riduzione del traffico veicolare privato.

COSA FA IL MOBILITY MANAGER?

Il mobility manager è colui che organizza, gestisce e promuove la realizzazione di interventi finalizzati a ridurre l’impatto ambientale derivante dal traffico veicolare privato nelle aree urbane e metropolitane, causato dagli spostamenti sistematici casa-lavoro del personale dipendente. In parole più semplici ha il compito di adottare misure strutturali e permanenti per favorire soluzioni di mobilità sostenibile alternative all’uso individuale dell’auto privata, come per esempio car pooling, car sharing, bike sharing, trasporto a chiamata, navette aziendali/scolastiche, ecc

Per fare questo, il mobility manager predispone, entro il 31 dicembre di ogni anno, il piano degli spostamenti casa-lavoro, analizzando con particolare attenzione le esigenze di mobilità dei dipendenti (o degli studenti) e lo stato dell’offerta di trasporto presente nel territorio. Il piano deve inoltre definire i benefici conseguibili con l’attuazione delle misure in esso previste, valutando i vantaggi sia per i soggetti coinvolti, in termini di tempi di spostamento, costi di trasporto e relativo comfort, e sia per l’impresa o la pubblica amministrazione che lo adotta, in termini economici e di produttività, nonché per la collettività, in termini ambientali, sociali ed economici.

Studio ARES è a vostra disposizione per supportarVi in questo nuovo servizio.